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Andrea Labanca

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T’ho messo mi piace non vuol dire che ti amo

By Andrea Labanca
Release date: 17/02/2014
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T'ho messo mi piace non vuol dire che ti amo

Buio

Andrea Labanca

Andrea Labanca nasce alla fine degli anni 70 nella periferia di Milano,  si laurea in Filosofia della Scienza con una tesi su Albert Einstein. Nel 2005 pubblica il primo ep I Pesci ci Osservano in versione cantautorale: cinque pezzi, chitarra, voce e sinth, alcuni strumenti elettronici e il piano del già compagno di viaggio Guido Baldoni.  La sua formazione artistica prosegue con una serie di serate cabaret al Pentasilea di Milano dove, già da molto giovane, ha l’opportunità di confrontarsi con personalità come Cinaski, De Angelis, Capossela e Cristicchi. Da quest’esperienza, considerata da Andrea una vera e propria scuola, nasce la sua predisposizione non solo musicale, ma anche letteraria. Nel corso della sua carriera, infatti, proporrà alcuni spettacoli la cui protagonista è l’unione tra musica e letteratura, come ad esempio Fear of the dark – un viaggio da Edgar Allan Poe ai Cure e uno spettacolo su Pier Vittorio Tondelli.Nel 2008 Tino Sehgal – Leone D’Oro come miglior artista alla 55° Esposizione Internazionale d’arte alla Biennale di Venezia – sceglie Andrea Labanca per la performance This is critique! all’interno della personale dell’artista tedesco, allestita alla Villa Reale di Milano da Massimiliano Gioni per la Fondazione Trussardi. Nel 2009 viene pubblicato “I pesci ci osservano”: dieci pezzi a raccontare l’ineffabile senso di perdita e irrequietezza del passaggio di epoca. Le canzoni hanno una forte propensione verso il surrealismo, anche quando i fatti raccontati sono strettamente vicini o attuali. Inizia un tour che sembra non finire mai con diverse formazioni: terzetto (con Paolo Ciarchi e Guido Baldoni), coppia e spesso chitarra e voce. Le date vanno dai teatri ai centri sociali, dalle mostre alle perfomance nei locali blasonati, da Parigi a San Francisco. Nell’ottobre 2011 parte, in via sperimentale, il nuovo progetto di Andrea Labanca: creare, insieme allo storico compagno Guido Baldoni, una nuova formazione musicale, la futura Fisheye Band. Il progetto parte con Guido Rolando “Giubbonsky”, Francesco Piras, Fabio Bado e Martina Milzoni.
A marzo la Fisheye Band inizia a provare i nuovi pezzi di Andrea Labanca. Dopo una prima fase, arriva la produzione artistica di Gianluca De Rubertis, persona giusta per guidare il nuovo sound della band verso contaminazioni più sixties ed internazionali. A luglio 2012 Andrea labanca entra in studio di registrazione con la Fisheye band e la produzione artistica di Gianluca De Rubertis: dopo una settimana nasce Carrozeria Lacan.  L’album è una risposta. La domanda?  Questa: “Cosa fare nel caso tu abbia perso tutto e nessuno te lo aveva detto? Dieci risposte non pratiche.” All’inizio del 2013 Andrea Labanca & The Fisheye Band partecipano al progetto M’illumino di meno, la più grande campagna radiofonica di sensibilizzazione sul Risparmio Energetico e la mobilità sostenibile, creato da Radio2. Il brano scritto per l’occasione arriva tra i cinque finalisti e viene poi inserito come ghost track in Carrozzeria Lacan.
Poco dopo, Andrea Labanca & The Fisheye Band portano Carrozzeria Lacan nell’ambito del Premio Tenco, esibendosi sul famoso palco sanremese. Nel frattempo – e per più di due anni – la band viaggia per un tour inarrestabile, tra club, festival e teatri, sia in Italia, sia all’estero. A questo punto, nella primavera del 2015, scatta in Andrea Labanca l’urgenza di intraprendere nuove strade e nutrirsi di nuove esperienze. Proprio in questo mood incontra Eleonora Montesanti, blogger e social media manager, e insieme progettano lo Spaghetti Couchsurfing Tour, il quale li vede – con Fabio Bado e Guido Baldoni – girovagare per l’Europa offrendo musica e spaghetti in cambio di un posto letto. Come naturale frutto di quest’esperienza, così forte e significativa, il 2016 porta Andrea Labanca alla necessità di elaborare le emozioni degli ultimi tempi, per trasformarle in creatività.
Entro la fine dell’anno, infatti, vedrà la luce il suo terzo disco.

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